giovedì 27 febbraio 2014

Lettera a quella bambina che

Io non sono mai stata una di quelle donne con uno spiccato senso materno. Anzi. 

Pur essendo di mio molto "materna" con chi ho intorno, con chi amo, non ho mai avuto il desiderio di occuparmi di qualcuno in maniera tanto esclusiva. Forse anche un po egoista. 
Almeno, così credevo. 

Più che la voglia di un figlio, ma ancor di più di una figlia, mi ha sempre incuriosito tutto ciò che avrei potuto trasmettergli. Tutto ciò che di buffo avrei potuto fargli vivere. E lei a me. 
Questo mio impercettibile cambiamento sull'argomento, è coinciso con un momento particolare della mia vita ed è culminato con la notizia dell'arrivo di un Nipotino/a. 
Allora mi sono ritrovata a pensare, a tutto ciò che potrò diventare per questo nuova piccola persona in arrivo. 
 
Lettera per quella Nipotina Che.

Ciao, piccola personcina in arrivo. Inizio questa lettera che magari un giorno leggerai, con il chiederti scusa. 
Scusa per come ho reagito alla notizia del tuo arrivo. 
Sei germogliata in un momento pessimo per me, un momento in cui faccio fatica a sopportare la mia stessa presenza, immagina l'idea di una nuova personcina, seppur piccola come te. 
Con il passare dei giorni però, ho pensato molto a te. Ho pensato molto a noi. 
Ho pensato al fatto che tu non hai mica colpa di nulla, che tu sei arrivata senza chiederlo e ammetto di aver iniziato a fantasticare su di te. 

Avrai una zia molto stramba, questo sapevilo già da ora. Comincia ad abituarti all'idea. 
Però la mia stramberia spero riesca a raccontarti e darti il meglio di me.  Ti insegnerò il profumo dei libri e l'amore per la lettura, starò seduta con te di fronte alla mia libreria e ti racconterò di Re Peste, di Berenice. Fantasticherò con te su come Poe vedesse l'isola della Fata. 
Ti spiegherò cosa la scimmia pensa e cosa la scimmia fa e quanto Marla Singer possa essere fastidiosa e fragile. 
Ti porterò nel castello d'if insieme ad Edmond Dantes e vedrai con i suoi occhi il dolce sapore della vendetta e il suo salato prezzo. 
Andremo insieme "alla deriva" con Agata Christie. 

Voglio insegnarti l'amore per il cinema. L'amore per i film. Voglio portarti a Oz, voglio farti annoiare e sbadigliare guardando Casablanca e Via col vento e fare la maratona de il padrino. 
Voglio farti conoscere Tony Stark, Hulk e La Umbrella Corporation. 

A trasmetterti l'amore per la musica e quello per il mare ci penserà il tuo papà e lo avrai nel dna come la passione e il talento per l'arte della tua mamma. 
Voglio insegnarti il sarcasmo e l'ironia, voglio insegnarti ad avere sempre la risposta pronta e a non finire mai gli argomenti affinché tu sia pronta ad affrontare chiunque nella tua vita e qualsiasi circostanza a testa alta. Voglio che tu impari a bastarti, sempre. Perché ci saranno dei momenti nella tua vita in cui non avrai altro che te stessa. Voglio diventare per te un punto fermo e la tua spalla. Voglio essere la somma di tutto ciò che perderai nella tua vita. Voglio insegnarti la bellezza del silenzio e della solitudine. Insegnarti ad essere unica e speciale. 
Voglio che tu sia una ragazzina nerd quanto basta per essere fichissima. Voglio essere la zia che ti insegna con pazienza a guidare, perché mamma è una frana e papà non ha mai avuto pazienza nemmeno con me. 
Voglio insegnarti a giocare a pinella e tutti i giochi di società.
Avrai una nonna che ti rimpinzerà di cibo e il nonno più dolce, buono e paziente del mondo.

Voglio venirti a prendere quando litigherai con il tuo fidanzato che ti avrà lasciato a piedi e appoggiarti qualsiasi saranno le tue scelte affinché tu non ti senta mai giudicata. 

 Spero di essere anche solo la metà, di ciò che desidero essere per te. Affinché la brutta accoglienza che ti ho riservato sia solo un lontanissimo ricordo. 

Dalla tua Zia Che. 





Nessun commento:

Posta un commento