sabato 22 febbraio 2014

Corso Sempione

Incredibilmente ho tutto il fine settimana libero a partire da venerdì a mezzogiorno: il tempo di prendere la mia ventiquattrore Valextra in pelle martellata per poi buttarmi nel caos di Via Montenapoleone.

Dopo avere comprato un abito grigio con giacca due bottoni da Ermenegildo Zegna, un paio di stivali in cuoio Santoni ed un auricolare per il Blackberry sono tornato nella mia casa dalle parti di Corso Venezia per riordinare le idee ed aggiornare l'agenda.

Sono seduto sul tavolo del soggiorno con di fronte accesi i miei due Pc Portatili: un Sony Vaio in cui sto scrivendo alcuni pareri pro veritate ed un Asus Eeepc che ho collegato a Facebook in cui cerco di sfogare un po' del nervoso dell'ultima udienza passata in commissione tributaria: vinta, ma senza grandi soddisfazioni.

Indosso una maglietta Nike fit pro con pantaloncini neri abbinati e scarpe da ginnastica Adidas con fantasmini Asics.

La mia agenda Montblanc ad anelli è aperta alla data del 24 gennaio: ho un aperitivo di beneficenza con annesso concerto swing organizzato dal sodalizio cui faccio parte alle 21.00 presso l'hotel Sheraton e penso al nome di qualcuno che posso invitare all'evento; valuto anche un paio di cavalle conosciute nei giorni scorsi, ma poi scarto l'idea: manco sanno come si scrive "Swing".
Il Winamp del mio Vaio ha fatto partire "I'll fly with you" di Sagi Rei e non posso fare a meno di pensare alla superba Irina Shaykhlislamova della pubblicità di Intimissimi: sarebbe bello poterla invitare al cena.

Provoco un po' su Facebook ma la cosa non mi rilassa pienamente: voglio passare una serata come ai vecchi tempi.

Finisco di scrivere il parere, chiudo i codici e mi butto sull'ultimo Playboy che ho comprato a MM1 Lotto: leggo qualche intervista noiosa alle playmate del mese - bellissime, anche loro meritevoli di un invito a cena - e comincio a riannoiarmi. 
Nel mentre che sono sovrapensiero il cellulare inizia a vibrare e poi a squillare, sono così assorto che me lo faccio scappare di mano. 
"Porca puttana" lo raccolgo constatando che non si è fatto niente, mi calmo e guardo il nome che appare:Tonio_P
"Carissimo" esordisco entusiasta per il piacere di sentirlo.
"Ciao Snake, come butta?" replica lui.
"Non ci possiamo lamentare" rispondo in modo evasivo "E tu?"
"Non mi lamento nemmeno io, anche se sono sempre in giro per lavoro".
"Dai questa è una cosa positiva" dico leggendo una discussione su Facebook.
"Adesso sei a Milano?" taglia corto lui.
"Esattamente" rispondo continuando a leggere il topic.
"Anche io sono a Milano" dice con enfasi.
"Dai! Allora dobbiamo vederci assolutamente!" lo incalzo.
"Se mi dici dove abiti ti vengo a prendere io, così ti faccio vedere il mio nuovo acquisto" è la sua risposta.
"Perfetto, però sappi che io non mi muovo senza prenotazione"
"Nobu 21.30?"
"Chiamo io, conosco il Maître" dico con gioia.
Ci accordiamo sull'orario cui vederci a casa mia e chiudiamo la conversazione.

Tonio_P è uno dei miei clienti storici con il quale è nato anche un rapporto di amicizia oltre che professionale: fa il CEO di una SpA, di cui ho seguito l'iter per la quotazione in borsa, che si occupa di servizi avanzati per le Piccole e Medie Imprese operante in tutta Europa.

Il Manager arriva a casa mia puntualissimo alle 20.30, mi chiama al cellulare e lo invito a salire a casa, ma lui replica dicendomi di scendere.
Indosso un abito con giacca a tre bottoni Castangia 1850, camicia Bagutta con gemelli Montblanc e cravatta Salvatore Ferragamo, bretelle Brooks Brothers, scarpe in cuoio A. Testoni. Nella tasca interna della giacca ho una Penna Stilografica Aurora ed il Portafogli/Portabiglietti da Visita Montblanc. Al polso ho il mio ultimo orologio Cartier in oro bianco.
Nell'aprire il portone mi trovo di fronte una Lamborghini Gallardo LP 560-4 con dentro un Tonio_P in forma smagliante.
Esce con una certa agilità dell'auto e mi saluta; indossa un abito Valentino Couture, cravatta Yves Saint Lauren, cintura Orciani e scarpe Clarks. Al polso è ben evidente un Rolex Daytona esattamente uguale al mio, anche se non lo uso praticamente mai.

Arriviamo da Nobu in Via Manzoni con dieci minuti di ritardo per via del traffico milanese che riesce a far andare al rallentatore anche una splendida Lambo; ci accomodiamo al tavolo ed ordiniamo: io opto per degli assaggi di sushi e sashimi con contorno di ravioli di carne; il CEO ordina invece una zuppa di miso con futomaki e tempura.
Da bere ordiniamo un Sauvignon Ornellaia delle omonime tenute toscane.
La cena procede in modo assolutamente piacevole e riusciamo a combinare aspetti lavorativi a questioni prettamente informali - parliamo di politica, di donne, del suo ultimo viaggio a Londra, del mio prossimo viaggio a Dubai.
Entrambi, come dessert, ordiniamo un gelato al the verde e ci facciamo portare il conto: 590 euro.
Inizia una trattativa estenuante: insisto perchè sia io ad offrire, ma lui ha già in mano la sua Visa Platino. Per uscire dall'impasse porgo al cameriere una banconota da cinquecento euro ed un altra da cento: "Senza perdere tempo con transazioni bancarie" gli dico abbozzando un sorriso.
Tonio_P replica con un "Ma dai!", mi fissa negli occhi, "Tranquillo" gli dico e si decide a rimettere la carta di credito nel suo Portacarte Prada.

Torniamo alla macchina.
"E' una mia impressione o c'era poca figa al ristorante?" dice il mio amico nel mentre che accende la macchina.
"Se è un'impressione, allora siamo stati in due ad averla" sono stizzito.
"La serata è stata bella, però mi piacerebbe vedere una svolta"
"Andiamo all'inizio di Corso Sempione: lì c'è una bella movida nel fine settimana".

Il problema della parte iniziale di Corso Sempione è la totale mancanza di parcheggi: sono pochi e sono tutte strisce arancioni, riservate ai residenti.
Dopo avere fatto due giri invano, Tonio_P decide di parcheggiare di fronte ad un passio carraio accostandosi il più possibile sulla sinistra, tanto più che davanti a lui, nel mezzo dell'uscita, c'è già parcheggiata una BMW Serie 1.
Non facciamo nemmeno in tempo a scendere che in coda si inserisce una BMW M3 nuovo modello; "Deve entrare?" chiede il CEO?
"Sto parcheggiando anche io" dice il tamarro seduto dentro.
"Apposto" sorrido io.

"Dove andiamo" chiede il mio amico.
"Dove c'è la maggiore concentrazione di corpoduro" rispondo sicuro.
"Però devo avere anche la macchina sotto controllo" dice esitante.
"Non ti preoccupare: quì c'è il B-Light, ossia il locale con la maggiore concentrazione di figa di tutta l'area".

Riusciamo miracolosamente a trovare un tavolo libero, assolutamente mediocre come posizione, ma è comunque libero ed è attorniato da puledre di ogni età e razza e dall'estrazione sociale medio-alta.
"Mi piace questo posto" sorride Tonio_P
Si avvicina al nostro tavolo una modella: alta sul metro e ottanta, bionda, occhi verdi, formosa al punto giusto, non riesco nemmeno a vedere come è vestita per quanto sono catturato dall'intensità del suo sguardo. Ci dice qualcosa, ma io sto solo pensando a cosa non le farei...
"Un J&B liscio" dice il CEO.
Torno alla realtà: quel capolavoro della natura è una cameriera.
"Un Martini Absolut doppio" riesco ad ordinare dopo un tempo che non riesco a quantificare.

Nel mentre che aspettiamo i nosti cocktail osserviamo la situazione e non c'è che l'imbarazzo della scelta: potremmo buttarci sul tavolo di quarantenni liftate alla nostra destra, oppure sulle due tipe in piedi ad un metro da noi che stanno ballando e ci mostrano i loro culi perfetti avvolti in una minigonna aderente Fendi - una - ed un pantalone rosso ancora più aderente Dolce & Gabbana - l'altra -. Stimo un'età attorno ai ventisette anni per entrambe.
"Che ne dici" indica con lo sguardo Tonio_P.
"Meritevoli, ma dobbiamo giocare bene la nostre carte".
"Molto bene" risponde sarcasticamente il mio amico.
Passa il tempo, ma non riusciamo a trovare un metodo vincente di approccio, ed il Four Roses Ale che abbiamo ordinato come secondo giro non è di nostro aiuto.

"Vado alla toilette" si alza il CEO.
"Non mi muovo" e continuo a studiare la situazione, anche se adesso sono più preso dai pensieri di cosa devo fare la prossima settimana che non dai sederini a mandolino delle due ragazze che continuano a rimanere attaccate al nostro tavolo.
Con la coda dell'occhio avverto una presenza interessante, impiego qualche secondo per capire che è al di fuori del locale: è una corpoduro castana che indossa una giacchetta con sotto una camicia tutto Dior, pantaloni Gucci e scarpe con tacco Jimmy Cohoo. La seguo con lo sguardo: cammina a passo svelto, tira fuori dalla sua borsetta Borbonese un telecomando e dopo nemmeno un secondo la vedo salire sulla BMW Serie 1 parcheggiata di fronte alla Lambo di Tonio_P.
Accade tutto troppo velocemente perchè possa fare qualsiasi cosa: accende la macchina inserisce la retromarcia e va dietro nella speranza, ovviamente vana, di riuscire a passare nello spazio libero che intercorre tra la macchina del CEO ed il marciapiede destro. Con il suo lato sinistro colpisce in pieno il lato destro della Gallardo e nonostante lo stridore continua ad andare in retro finché non arriva a staccargli lo specchietto retrovisore.
Le Miss culettino d'oro ridono, mi limito a dire "Oh cazzo" e scatto in piedi pronto a dirigermi verso la troia, bellissima, ma sempre troia, che ha appena fatto dei danni inquantificabili.
"Snake" sento la voce di Tonio_P che è tornato dai servizi "Faccio io".
Esito, mi sistemo i capelli e tutto quello che riesco a dire è "Ok".
Nel mentre la tipa mette la prima e continua a raschiare la sua carrozzeria contro la Lambo finché non esce completamente dal blocco ed apre la portiera in lacrime.
Il CEO le si avvicina e le porge la sua pochette Armani Collezioni che aveva sul taschino della Giacca, dopo di che guarda la fiancata della sua Gallardo e, ci posso giurare, i suoi occhi sono iniettati di sangue. Mi avvicino lentamente al luogo del misfatto prima che il mio amico venga incriminato per omicidio volontario - da legale invocherei la legittima difesa e lo stato di necessità di eliminare una testa di cazzo dal mondo, ma i giudici non sarebbero d'accordo -.
Tonio_P inizia a parlare, lei finalmente smette di piangere e dopo qualche secondo il CEO apre la portiera danneggiata della sua auto e tira fuori il modulo di constatazione amichevole.
Mi riaccomodo al mio tavolo continuando a seguire la situazione che sembra essere tranquilla finché una chiazza rossa si frappone fra me ed il luogo dell'incidente "Ci possiamo sedere?"
E' la tipa con i pantaloni rossi Dolce & Gabbana che ballava affianco a noi: indossa una giacca rossa sempre Dolce & Gabbana con sotto una camicia Armani ed ai piedi ha delle scarpe Yves Saint Lauren e completa il tutto con una micropochette Chanell; la sua amica in minigonna Fendi ha invece una maglietta Pucci e delle scarpe Manolo Blahnik, in mano tiene una borsa Versace.
Sfodero il migliore dei mieri sorrisi: "Prego".
Si presentano ed io ovviamente non presto alcuna attenzione ai loro nomi: per me sono la "Pantera Rossa" e "Culettino Fendi". Ammetto comunque che sono delle gran fighe.
"Mi dispiace per il tuo amico" mi dice la Pantera.
"Purtroppo sono cose che possono capitare".
Chiamo al volo la cameriera e mi rivolgo alle ragazze: "Desiderate qualcosa?"
La Pantera Rossa chiede un Vodka fragola Redbull, Culettino Fendi invece opta per un Martini bianco ghiaccio e arancia. Io opto per il secondo giro di Four Roses Ale.
Decido quindi di proporre le solite domande di rito per capire il livello di chi ho d'avanti ed il mio interesse aumenta quando scopro che sono ex Bocconiane che lavorano una all'UBS e l'altra alla JP Morgan; entrambe come analista 3 e prossime a passare ad Associato 1.
Nel mentre che parlo del mio lavoro con la maggiore modestia possibile, torna Tonio_P che si presenta senza indugi e si accomoda al mio fianco.
"L'argomento in discussione?" dice il CEO.
"Lavoro" - dice la Panterona - "Quale è il tuo?"
"Faccio l'Amministratore Delegato di una società che opera qui vicino" risponde evasivo.
"E sei contento?" le chiede Culettino.
"Perchè?" replica lui.
"So che è pieno di seccature di ogni tipo" risponde la tipa.
"Ma io ho un ottimo consulente legale" replica il CEO dandomi una pacca sulla spalla; sorrido "Se tutti fossero bravi come te, starei senza lavoro".
Nel giro di poco tempo la discussione si concentra sugli strumenti finanziari derivati, l'argomento in sé mi interessa , però quella che doveva essere una serata di caccia si sta trasformando nel meeting sul mercato finanziario e la cosa mi secca e decido allora di alzare il tiro: "Che ne dite se andiamo a ballare al Byblos?"
"Ottima idea" dice culettino.
"A dire il vero io non ho molta voglia" dice invece la Panterona.
Fisso Tonio_P conscio del fatto che gli esiti della serata dipenderanno dalla sua risposta.
"Anche io sono tentato dall'andare a ballare, però se a te non va" - dice rivolgendosi alla rossa - "Posso farti compagnia".
<<Oh merda>> è l'unica cosa che riesco a pensare.
Le ragazze si guardano negli occhi e ridono.
Io guardo da un'altra parte e dico a bassassima voce "Siamo fottuti".
"Va bene, ci sto!" dice la Panterona.
Giro di scatto la testa verso di lei incredulo, mi rendo conto della figura da coglione che sto facendo e riparo subito facendo un sorriso di compiacimento "Se comunque vogliamo andare a ballare per me non ci sono problemi" dico guardando negli occhi Culettino.
Nel mentre che lei sta per rispondere suona il mio cellulare, lo estraggo dalla tasca e leggo sopra il nome El Bartibus ed un secondo dopo nego la risposta.
"Per me va bene" dice Culettino.
Il piacere mi sommerge, anche se un secondo dopo il mio cellulare squilla nuovamente e vedo ancora una volta la scritta El Bartibus; nego nuovamente la chiamata e spengo il cellulare.

Prima di andare via con la mia nuova amica, mi alzo per andare a pagare il conto e Tonio_P decide di seguirmi.
"Gioca bene le tue carte" mi dice il CEO.
"Fai altrettanto" - replico - "A proposito, come è finita con la puttana che ti ha distrutto la macchina?"
"L'ho invitata a cena" ride.
"Hai fatto bene".

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