mercoledì 5 marzo 2014

Consigli non richiesti



Sabato sera si discuteva tra Amici in modo molto superficiale del destino dei laureati e del mondo del lavoro al giorno d’oggi.
Io come sempre durante queste discussioni importanti, ma fatte in seguito a qualche birra, qualche mirto e qualche bicchiere di vernaccia non ho esitato a dire il mio parere condito con benevole provocazioni e citando statistiche fatte da me, con un campione tutt’altro che significativo di si e no due persone.
Qualcosa da queste frivole chiacchere l’ho imparata non posso negarlo, ma non è di questo che volevo parlare.
Voglio raccontarvi la storia di un discorso, ingiustamente attribuito a Vonnegut, per una immaginaria cerimonia di laurea del 1997.
Il discorso in realtà è stato scritto da Mary Theresa Schmich, giornalista di 43 anni e pubblicato sul suo giornale, il Chicago Tribune.  Una colonna piena di consigli rivolti ai laureandi e ai giovani.
Il titolo potrebbe essere tradotto come “consigli ai giovani, probabili parole al vento”. 
Il primo consiglio è: “Ladies and gentlemen of the class of ’97: Wear sunscreen”, “mettete sempre la protezione solare, se potessi darvi un consiglio solo per il futuro sarebbe questo, i benefici a lungo termine della protezione solare sono stati dimostrati da studi scientifici, mentre quello che segue non ha alcuna base affidabile, fatta salva la mia tortuosa esperienza personale”.
Il secondo consiglio è “Enjoy the power and beauty of your youth”, “godetevi il potere e la bellezza della giovinezza, lo capirete più avanti, quando tra vent’anni riguardando le vostre vecchie foto vi accorgerete di che aspetto magnifico avevate e che non eravate affatto grassi”. 
Il terzo consiglio è: “non preoccupatevi del futuro, oppure preoccupatevi, ma rendendovi conto che preoccuparsi ha la stessa efficacia di tentare di risolvere un’equazione algebrica con una gomma da masticare. I veri problemi sono cose che non ti sono mai passati per la mente e ti coglieranno di sorpresa alle 4:00 di un pigro martedì”. 
Seguono:
“non giocate con i sentimenti altrui; non tollerate che gli altri giochino coi vostri sentimenti”;
“usate il filo interdentale”;
“Non perdere tempo con l'invidia.  A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso”;  
“Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti. Se ci riesci veramente, dimmi come si fa.”
“non vergognatevi se non sapete cosa fare della vostra vita, le persone più interessanti che conosco a 22 anni non sapevano cosa fare della loro vita, alcuni non lo sapevano a 40 anni”;
“fate esercizi di stretching”;
“Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant’anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.”
“Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E’ il più grande strumento che potrai mai avere.”
“Accetta alcune inalienabili verità: i prezzi aumenteranno. I politici saranno donnaioli. Anche tu diventerai vecchio. E quando lo diventerai, fantasticherai che quando eri giovane, i prezzi erano ragionevoli, i politici onesti e i bambini rispettavano gli anziani.”
“Rispetta gli anziani.”

Li vorrei scrivere tutti perché son bellissimi. Se li volete leggere potete trovare il testo intero qui
Conclude l’articolo dicendo:  “Sii cauto nell’accettare consigli, ma sii paziente con chi li dispensa. I consigli sono una forma di nostalgia. Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo, passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga. Ma fidati di me sulla crema solare.”


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